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Frequently Asked Questions
FAQ
Che cos'è il coaching?
Il coaching è una relazione di partnership paritaria con i clienti (detti coachee) che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.
Attraverso un processo di co-creazione della relazione si accompagna il cliente al raggiungimento dell’obiettivo. Il coach prende atto di “dove si trova il cliente nel momento in cui lo incontra” e definisce, in comune accordo con il coachee, quello che è disposto a fare per raggiungere “la meta in cui vorrebbe trovarsi domani”, definendo indicatori di risultato.
Il coaching è una professione riconosciuta?
Il Coaching appartiene alla categoria delle professioni non ordinistiche. La legge 4/2013 ha riformato l’esercizio di tali professioni con l’obiettivo di dare un inquadramento all’attività di quei professionisti che non sono inquadrati in ordini o collegi e che svolgono attività spesso molto rilevanti in campo economico.
Quali sono le altre professioni senza albo e regolamentate dalla legge 4/2013?
La rapida evoluzione del mercato favorisce lo sviluppo di nuove professioni e la legge 4/2013 regolamenta tali prestazioni.
Appartengono all’elenco delle professioni senza albo della legge 4/2013 figure come tributaristi, amministratori di condominio, consulenti legali in materie stragiudiziali, urbanisti. Vi possono figurare anche professioni nuove come pubblicitari, disaster manager, componenti di organismi di vigilanza anticorruzione e molte altre professioni.
È obbligatorio che chiunque svolga una delle professioni non ordinistiche quali il coaching contraddistingua la propria attività indicandone la fonte, “professionista ex legge 4/2013”, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente.
L‘inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo.
Come si diventa coach professionisti?
Si diventa coach professionisti e si acquisisce la possibilità di iscriversi alle associazioni di categoria con una formazione specifica che soddisfi i seguenti requisiti di base:
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durata minima di 80 ore, con esame finale; strutturato secondo le linee guida della Carta Etica delle associazioni di riferimento.
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la formazione deve essere svolta in non meno di tre mesi, e le ore di formazione devono risultare equamente distribuite nel periodo;
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anche se svolta on-line, deve prevedere almeno il 30% di ore in presenza (non sono ammessi corsi svolti via email).
Chi può partecipare al vostro Master?
Il Master è stato sviluppato per professionisti, imprenditori, dirigenti, manager, psicologi, counselor, formatori, orientatori, insegnanti, genitori e in genere per coloro che sono in possesso di un diploma di scuola media superiore e desiderano imparare un metodo per sviluppare il proprio e l’altrui potenziale o che vogliono diventare Coach Professionisti.
È obbligatorio iscriversi a un'associazione?
No. Non è obbligatorio essere iscritti a una Associazione. Il comma 4 della legge 4/2013 recita: “L’esercizio della professione è libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista”.
Perché dovrei iscrivermi a un'associazione?
Il Coaching si sta rivelando sempre di più una pratica efficace in grado di fare la differenza nelle aziende e nelle vite personali delle persone.
La bontà di del coaching rischia però di essere danneggiata da soggetti che non si formano in modo adeguato o, peggio, da veri e propri impostori che utilizzano il termine Coach perché in “trend” e accattivante.
Un Coach Professionista che è iscritto a una associazione dichiara di aderire a una carta etica, di fare formazione continua e di possedere specifiche competenze.
Quale associazione dovrei scegliere?
La risposta a questa domanda non è univoca. Dipende dalle esigenze e/o aspettative personali.
AICP, ICF Italia, SCP-Italy certamente rispondono a quelli che sono per noi i criteri fondamentali, nonché i pilastri del nostro approccio:
- Etica e serietà
- Autorevolezza
- Formazione continua e ricerca
- Divulgazione e consolidamento del Coaching
- Numero di Coach associati
- Servizi ai soci Coach
Tutte e tre, per via della propria autorevolezza, sono state invitate al Tavolo UNI per lo sviluppo della Norma UNI 11601:2015 sul Coaching in vigore dal Novembre 2015.
ICF – International Coach Federation: ICF Italia, dal 2002, è il capitolo italiano dell’International Coaching Federation (ICF), la più grande associazione professionale internazionale di coach, con oltre 31.000 membri in più di 141 nazioni. A oggi è l’unica ad avere livelli di credenziale interna (ACC, PCC, MCC)
AICP – Associazione Italiana Coach Professionisti: è la prima Associazione completamente italiana, nata nel 2009 con l’esigenza di divulgare il Coaching oltre l’ambito aziendale, e con l’obiettivo di migliorare la professione tramite la ricerca e di divulgarlo nella società.
SCP- Italy: nasce nel 2011 per promuovere, sviluppare e diffondere la Coaching Psychology in Italia e per facilitare lo sviluppo di una comunità professionale di Coach psicologi.
La mia associazione può certificarmi come coach?
Nessuna associazione e nessuna scuola può certificare la professione di Coach. La legge 4 art 7 prevede che le Associazioni rilascino attestazioni di qualità.
Cos'è l'attestazione di qualità?
L’attestazione di qualità attesta il percorso formativo che ti ha portato a diventare Coach professionista, la tua iscrizione all’associazione, l’impegno ad osservarne il codice etico e a effettuare almeno 40 ore di aggiornamento professionale annuo ai sensi della Legge 4/2013.
In BoosterLAB avete attestazioni di qualità?
Tutti i docenti sono regolarmente iscritti ad AICP e costantemente aggiornati. Puoi verificare gli attestati di qualità rilasciati ai nostri docenti nella nostra pagina “Chi siamo”.
Cosa devo fare per diventare un professionista certificato?
Solo un ente terzo certificatore accreditato può certificare il servizio di coaching offerto o le competenze di coach. In Italia oggi l’ente incaricato per la certificazione delle competenze del coach è solo CEPAS, Istituto di Certificazione delle Competenze e della Formazione, accreditato da Accredia l’ente nazionale di accreditamento. Quando la seconda normativa UNI sulle “competenze, abilità e conoscenze” sarà portata a termine dai vari stakeholders, CEPAS gestirà il processo di transfer del certificato nella maniera meno onerosa possibile, con la possibilità che esso avvenga in modo automatico e senza costi aggiuntivi.
Dal 2015 è in vigore la norma UNI 11601/2015. La norma UNI 11601 indica i requisiti per la fornitura di servizi di coaching per: orientare e guidare i fornitori dei servizi; favorire la scelta informata e consapevole da parte degli utilizzatori dei servizi di coaching.
La certificazione delle competenze, per quelle professioni in cui il “fattore umano” ha un valore elevato, permette di dare evidenza del servizio erogato. Con la certificazione sulle competenze, si offrono garanzie al cliente sulle abilità.
Perché molte scuole pubblicizzano la certificazione?
L’uso abituale del termine “certificazione” deriva dalla traduzione dall’inglese, ma è estremamente scorretta e fuorviante.
Le associazioni possono solo riconoscere il percorso di studi o rilasciare credenziali. Per la legge 4/2013 le credenziali sono “qualificazioni” e non certificazioni.
Le credenziali ICF rappresentano la modalità specifica di ICF per garantire la qualità del servizio dei Coach che le possiedono e si ottengono attraverso strutturati esami interni.